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Venezuela: un'economia per e del sociale per lo sviluppo umano

Il ministro della Pianificazione, Jorge Giordani, ha sottolineato che “l’economia non serve a niente se non va a beneficio dell’essere umano”, durante un conferenza stampa concessa nella Banca Centrale del Venezuela (BCV) in cui i titolari dei portafogli del settore economico hanno fornito i risultati del Prodotto Interno Lordo nel secondo trimestre del 2013, che in quel periodo è cresciuto del 2,6%.

Giordani ha messo in risalto i risultati raggiunti nell’area sociale in Venezuela, dovuti al forte investimento realizzato dal Governo, che supera i 550.000 milioni di dollari.

Ha commentato che, per esempio, nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sull’indice dello sviluppo umano, il Venezuela si distingue con un livello alto in questa materia.

“Dal 2000 al 2010, il Venezuela è stato uno dei paesi che ha avuto una delle crescite maggiori in termini di investimento sociale (...) nell’ultimo rapporto delle Nazioni Unite il Venezuela è a un livello di sviluppo umano alto, dello 0,748 (…) , nell’anno 2000 aveva un indice dello 0,662, quella differenza che c’è dello 0,086, è quasi la maggiore che abbia avuto qualsiasi paese dell’America Latina in termini di crescita dell’indice di sviluppo umano”, ha segnalato.
Il ministro ha spiegato che l’indice di sviluppo umano misura elementi come lo sviluppo positivo nell’istruzione, nella salute e nell’ingresso Pro capite. “C’è un peso relativo a ciascuno di quei fattori”.
Ha commentato che, in termini di aspettativa di vita, il Venezuela presenta una cifra media di 74,6 anni, negli anni di scolarizzazione media la cifra è di 7,6 anni, e negli anni di scolarizzazione attesi per il caso venezuelano è di 14,4 anni, “una delle maggiori” nel mondo.
“Se noi mettiamo insieme tutto questo, ci viene quell’alto l’indice di sviluppo umano che dallo 0,8 in su è molto alto, e tra lo 0,710 e l’8, è a livello alto”, ha spiegato Giordani.
Il titolare del portafoglio della Pianificazione ha sottolineato che l’alto indice di sviluppo umano insieme alla bassa disuguaglianza che esiste nel paese, essendoci una migliore distribuzione della ricchezza, fa sì che il Venezuela mantenga uno sviluppo economico equilibrato.
“Pensate che nel rapporto della Cepal recentemente pubblicato, il Venezuela ha uno degli indici più bassi del Coefficiente Gini che misura la disuguaglianza. Ci sono paesi in America Latina che si trovano in una posizione più elevata del Venezuela nell’indice di Sviluppo Umano, ma hanno una distribuzione delle entrate molti più regressiva, vale a dire che hanno maggiore disuguaglianza, più povertà, ha spiegato Giordani.
“Il Venezuela è stato uno dei paesi che ha fatto un balzo spettacolare nell’indice Gini (...) e quando combiniamo quello con la crescita dell’economia, più il valore aggiunto dell’investimento sociale (…) c’è una combinazione positiva che per altri paesi, che si dice abbiano un’economia migliore di quella venezuelana, è più bassa di quella del Venezuela”, ha aggiunto Giordani ricordando il piano di creazione di oltre 3 milioni di abitazioni nel paese che già è in esecuzione ed ha consegnato oltre 400.000 case e appartamenti a famiglie venezuelane.
Tutti questi indici, ha precisato il ministro, riflettono “l’impatto di quel grande investimento sociale di oltre 550.000 milioni di dollari (...) perché l’investimento sociale non solo aumenta la qualità della vita per le persone, ma aumenta anche la produttività. Una persona che è sana, che ha un maggior livello d’istruzione”.

Epicentro: Curare il sociale

Da parte sua, il ministro delle Finanze, Nelson Merentes, ha messo in rilievo il modello economico del paese che è generato da una concezione ideologica più umana.
Rispetto a ciò ha detto che il modello ha come “colonna vertebrale” ottenere benefici sociali per la popolazione.
“L’epicentro del governo bolivariano è curare il sociale (...) uscire dai fattori negativi che sono stati presenti con maggior intensità nel passato”, ha sottolineato.
“E’ un modello che non guarda solo alla macroeconomia. Ci sono paesi che crescono dal punto di vista macroeconomico e la povertà cresce, sembra contraddittorio ma è così. Il governo venezuelano investe molto nel sociale, puntando sul presente e sul futuro. Ci sono istruzione gratuita e di qualità, comunicazione, tecnologia, salute, alimentazione, molti investimenti sociali e attenzione verso l’economia, tutto per ottenere un modello equilibrato”, ha sottolineato Merentes.
Da parte sua, il presidente della banca Centrale del Venezuela, Eudomar Tovar, ha rilevato che all’interno di quelle politiche sociali, un esempio che ha contribuito alla crescita dell’economia venezuelana, è stato quello di incorporare 2 milioni e 200 pensionati e pensionati per anzianità da parte del Governo nazionale.
Il numero dei pensionati nel 1999 era di 300.000 persone, e durante il processo rivoluzionario è passato a 2 milioni 500.000. “Questo è molto positivo per l’economia, contribuisce alla redistribuzione ed al rafforzamento dell’economia”, ha precisato.


Traduzione di Rosamaria Coppolino

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