Grecia. L'appello del Pame contro l'accordo Tsipras-Bruxelles
- di Pame
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Il Fronte Unito di tutti i lavoratori (Pame), il combattivo sindacato greco, ha chiamato oggi alla mobilitazione di piazza contro l’accordo che sarebbe stato raggiunto tra il governo greco con le istituzioni di Bruxelles e il Fmi. Qui
di seguito il durissimo comunicato del Pame che convoca le manifestazioni per oggi:
Il 23 Giugno tutti in strada. Mobilitazione popolare per bloccare il nuovo e antipopolare accordo-macelleria
Vogliono imporci un nuovo pacchetto anti-lavoratori. No al memorandum di lunga durata, alle nuove misure che mandano in bancarotta il popolo.
Il sangue che abbiamo versato è sufficiente! Basta che abbiamo già pagato!
Il popolo deve prendere la situazione nelle sue mani!
Abbiamo il dovere di resistere, per la nostra vita e i nostri figli
La soluzione sta nelle lotte, che portano le bandiere degli interessi dei lavoratori, le bandiere che affermano i nostri diritti e necessità e non quelle dei padroni. La soluzione sta nella lotta all'interno dei luoghi di lavoro, prendendo in contropiede i nostri sfruttatori, quelli che beneficiano delle nuove brutali misure.
Noi abbiamo le nostre linee rosse
Voltiamo le spalle a coloro che vogliono farci applaudire il governo greco e i suoi partner, in una trattativa che ci spinge alla povertà per i profitti di pochi.
Voltiamo le spalle ai difensori dell 'Unione europea,ai sindacati capitalisti e ai loro dipendenti che dimostrano per difendere il loro diritto a continuare a vivere del duro lavoro degli altri, per continuare a sfruttare di più la stragrande maggioranza del popolo.
Non abbiamo alcuna relazione con loro! Wearenotone!
Non mettiamo le nostre parole d'ordine e le lotte sotto bandiere straniere. Non abbiamo gli stessi interessi, gli stessi bisogni, gli stessi problemi e difficoltà dei nostri sfruttatori.
Occorre schierarsi: o con i monopoli o con i bisogni della gente! Non c'è altro modo! Il nostro percorso è la lotta, la rottura con l'Unione europea e i monopoli.
Nessun supporto per il nuovo memorandum, non importa come si chiama!
No all’accettazione delle brutali e antioperaie politiche dell'Unione Europea
L'11 giugno più di 700 le organizzazioni popolarti ha dato una risposta forte in 60 città in tutta la Grecia.
Martedì scorso, si è fatta sentire ancora una volta la voce dei lavoratori, i pensionati, i giovani, le donne
Le nostre lotte non sono un gioco nelle competizioni dei monopoli, le proposte e le politiche dell'Unione europea, il FMI, la BCE, la Russia, la Cina. Le persone non hanno alcun interesse a scegliere la corda, con cui sarà impiccata. Il suo interesse è quello di mettere in discussione il loro potere.
L’Unione Europea come “unica strada” si è dimostrata disastrosa e dannosa per gli interessi dei lavoratori e del popolo.
Tutti in lotta!
Lavoratore, disoccupati, giovani
Non accettare:
- le nuove e le vecchie normative che distruggono la sicurezza sociale
- I continui colpi al reddito delle persone, ai salari e alle pensioni
- Le nuove pesanti tasse
Le nostre vite non possono sopportare ulteriori misure. I nostri bisogni non possono aspettare! Qui e ora, contro la terrorizzazione e i ricatti, chiediamo:
- Aumento di salari, pensioni e sussidi
- Copertura di tutte le perdite
- Ripristino dei Contratti Collettivi
- Abolizione di tutte le leggi contro i lavoratori
- La protezione reale dei disoccupati
Organizziamo la nostra risposta! Rafforziamo le nostre forze! Rafforziamo i nostri sindacati in ogni ramo! Diamo una risposta di combattimento! Rompiamo la paura, i ricatti, le minacce dei padroni, del governo ellenico, di Fmi-Bce-UE.
Solo il nostro potere può abolire la legislazione antioperaia, i protocolli e i padroni!