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Pisa 5 maggio. Non un passo indietro; internazionalismo e lotta antimperialista nel secolo XXI

Giovedì 5 maggio ’16 dalle ore 18, presso la sede della Rete dei Comunisti di Pisa, in Via Sant’Andrea 31

Noi Saremo Tutto presenta “Non un passo indietro - Cronache dalla Repubblica Popolare di Lugansk e dalla guerra d’Ucraina Ed. RedStarPress

Nel corso della presentazione sarà proiettato il documentario “Gavirat Donbas – Parla il Donbas”

Interverranno con testimonianze dirette rappresentanti di Noi Saremo Tutto e della Rete dei Comunisti

A seguire vino e buffet a sostegno del progetto.

Nel conflitto sviluppatosi in questi ultimi due anni n Donbas è possibile intravvedere con chiarezza il filo rosso di un internazionalismo mai spezzatosi, il bandolo del quale possiamo ritrovare nell’ottobre del 1936, quando i primi contingenti delle Brigate internazionali entrano clandestinamente in Spagna attraverso la frontiera francese, per difendere il governo repubblicano attaccato dalle truppe falangiste di Francisco Franco, alle quali si unirono le armate naziste e fasciste.

Nell’aprile del 2014, a un mese e mezzo dal golpe ordito da USA e UE in Ucraina, le popolazioni del Donbas si mobilitano per difendersi dal tentativo di cancellazione politica, culturale e fisica ordito dal governo fantoccio insediatosi a Kiev. I combattenti al servizio del governo filo occidentale di Poroshenko sono i nazisti di Pravy Sektor e di Svoboda, inquadrati nell’esercito regolare ucraino con battaglioni che fanno strage di civili.A Donetsk e Lugansk le sedi del governo locale sono occupate. Dal maggio 2014 la regione del Donbas ucraino si organizza in Repubbliche popolari. A difesa delle popolazioni, insieme alle truppe delle Repubbliche di Lugansk e Doneck, si contano a decine i combattenti internazionalisti e comunisti provenienti da tutto il mondo.

Nei 78 anni che separano queste due date tanti sono stati gli episodi che hanno visto internazionalisti combattere al fianco di movimenti rivoluzionari in ogni angolo della terra.

L’iniziativa del 5 maggio oltre a raccontare le storie, le ragioni, le testimonianze di chi oggi va a solidarizzare e combattere nel Donbas così come in Siria e in Kurdistan, tenterà anche di evidenziare alcune nuove caratteristiche dell’imperialismo contemporaneo, a partire da quello in costruzione nel cuore dell’Europa.

Combattere contro le armate naziste ucraine o contro i miliziani del cosiddetto Stato Islamico significa battersi con strutture militari create, sostenute, finanziate e addestrate al fine di realizzare progetti imperialistici e neo coloniali ben precisi.

La costituzione dell’Unione Europea affonda le sue radici nella guerra, con essa cresce e si sviluppa. Il battesimo del fuoco di questa costruzione imperialistica inizia nelle terre e sulla pelle dei popoli dell’ex Jugoslavia e continua oggi in Ucraina, Afghanistan, Siria, Libia, Sahel e in tutti i paesi dove le borghesie continentali hanno interessi da difendere.

L’antimperialismo da tempo, al di là della consapevolezza o meno di molti militanti, si misura con questo polo imperialista in costruzione, impegnato a contendersi territori, risorse naturali e mano d’opera, in competizione diretta con il polo statunitense e i molti capitalismi “rampanti” (BRICS, Polo arabo/islamico, Turchia).

Dietro il golpe ucraino si cela questo conflitto, che innerva il “cerchio di fuoco” creatosi dall’Ucraina alla Libia intorno al continente europeo, non a caso colpito ripetutamente da attentati e stragi . Un immenso fronte di guerra, nel quale gli internazionalisti, gli antimperialisti, i comunisti possono svolgere una funzione, se saranno in grado di leggere nella crisi sistemica in atto le origini della guerra, collocando le proprie energie nei punti di frattura che si determinano continuamente in un fronte incerto e complesso, dove alleanze e contrapposizioni mutano velocemente. 

Semplificazioni dello scenario, costruzione di alleanze “spurie”, frontismi di varia natura in base all’infelice principio “Il nemico del mio nemico è il mio amico” non hanno aiutato gli internazionalisti e i comunisti nella storia.

Riconoscere e lottare contro il proprio imperialismo riteniamo sia il primo passo per individuare con maggior chiarezza nemici e alleati, in un ambiente storico-politico profondamente diverso dal passato.

Il conflitto in Donbas ci permette, da questo punto di vista, un angolo visuale molto interessante, utile in questo lavoro di ricerca e di giusto posizionamento nel conflitto.

Invitiamo tutti gli interessati a partecipare all’incontro.

Rete dei Comunisti

retedeicomunisti.org   www.contropiano.org

riferimenti in Toscana: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   

050575914 – 3384014989 – 3460126412

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