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Occupazione e conflitto: la Federazione Sindacale Mondiale lancia la sfida

E’ veramente da apprezzare l’iniziativa - controcorrente - che la Federazione Sindacale Mondiale, ed in Italia l’Unione Sindacale di Base, stanno compiendo sul fondamentale versante della costruzione di una linea sindacale, a scala mondiale, incardinata ai principi della solidarietà mondiale e della conflittualità.

Sabato 15 febbraio scorso, a Roma, si è tenuto il Consiglio Presidenziale della Federazione Sindacale Mondiale con la partecipazione di 61 delegati in rappresentanza di complessivi 86 milioni di iscritti. Numerose e positive sono state le deliberazioni approvate e i compiti per la prossima fase nei vari continenti. Tra gli obiettivi ricordiamo la campagna mondiale di lotta alla disoccupazione di massa e la manifestazione europea il prossimo 3 Ottobre a Lisbona (Portogallo).
Un appuntamento - questo della riunione del Consiglio Presidenziale della F.S.M. - a seguito delle recenti sessioni svolte a Johannesburg e Lima, il quale ha rappresentato un passaggio importante nel generale processo, in corso da anni, di riorganizzazione/riqualificazione dell’azione della F.S.M. dopo le oggettive e pesanti difficoltà intervenute a seguito delle vicende del post ’89/’91.
Un lavorio di riorganizzazione e di tessitura di legami politici ed organizzativi, specie in Europa, dove i contraccolpi derivanti dalle dinamiche di integrazione/compatibilizzazione del sindacalismo collaborazionista con i processi di ristrutturazione dell’economia capitalistica e di costruzione dell’Euro/Polo sono stati intensi con conseguenze devastanti non solo per la mole del conflitto ma anche per la continuità organizzativa di una ipotesi di sindacalismo di classe e di trasformazione sociale.
Da questo punto di vista l’attivizzazione degli Uffici Regionali della F.S.M. e delle organizzazioni di categoria può costituire un fattore di dinamizzazione e di nuova connessione con l’intera gamma delle manifestazioni con cui si configura il conflitto nel mondo del lavoro e nell’intera società.
In tal senso l’affiliazione dell’autorevole sindacato dei trasporti inglese (RMT) ci segnala la tendenza all’allargamento di una proposta sindacale di classe di cui l’F.S.M. si fa interprete a fronte di un auspicabile e più avanzato stadio di riorganizzazione internazionale ed internazionalista dei lavoratori e degli sfruttati. 
E’ naturale, quindi, per una organizzazione come la Rete dei Comunisti, seguire, con simpatia politica ed attitudine militante, questo processo il quale riapre, concretamente, nel mezzo del dispiegarsi di una complessa crisi sistemica del capitale, la vigenza vera di una azione politico/sindacale internazionale ed internazionalista.
Un impegno, quello della Rete dei Comunisti, che si intreccia e si dialettizza particolarmente nel quadrante geo/politico in cui agiamo, alla proposta politica di Rottura dell’Unione Europea che stiamo avanziamo e che individua nel mondo del lavoro organizzato un potente vettore di unità, di mobilitazione e di lotta.

Alcuni link utili sulla Federazione Sindacale Mondiale:
http://www.wftucentral.org/?language=en            il link del portale mondiale della WFTU
http://www.youtube.com/watch?v=bcew5akYYTs    un video sui lavori del Consiglio Presidenziale della F.S.M.

 

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