Intormativa

Questo sito utilizza cookie e tecnologie simili, anche di terze parti, per il corretto funzionamento e per migliorare la tua esperienza. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione 'Cookie Policy'

Approvo

4 aprile 2016: Giornata di azione internazionale contro le privatizzazioni

La crisi economica e finanziaria non solo non sembra essere finita, ma assume i contorni inquietanti di una guerra aperta e generale. La manipolazione dei dati sul PIL e sulla creazione di posti di lavoro, si scontra con la realtà quotidiana del mondo del lavoro, sia degli occupati che dei disoccupati.

La centralizzazione e la concentrazione del capitale e della ricchezza, la finanziarizzazione dell'economia, l'attacco sistematico alle funzioni sociali dello Stato, la mercificazione di tutte le sfere della vita sociale in una logica di privatizzazione di tutti gli ambiti che possono generare ulteriori profitti al capitale, gli attacchi contro il diritto internazionale e sulla sovranità degli Stati, la centralizzazione del potere politico e la sua sottomissione al potere economico e alle strategie di militarizzazione delle relazioni internazionali: sono tutte componenti delle politiche capitalistiche che dominano la maggior parte dei paesi del mondo.

Lo sfruttamento dei lavoratori, uomini e donne, peggiora e si intensifica in tutto il mondo ed è chiaramente marcato dalla negazione dei diritti e dall'abuso della forza lavoro a cui toccano salari sempre più bassi.

L'offensiva contro i lavoratori è caratterizzata in particolare da: un taglio dei salari reali, la deregolamentazione e l'aumento del tempo di lavoro, la deregolamentazione dei rapporti di lavoro, la diffusione del lavoro precario, l'appropriazione di fondi pubblici e investimenti da parte di gruppi economici privati, l'aumento dell'età pensionabile, il taglio delle prestazioni pensionistiche e previdenziali, la distruzione dei posti di lavoro nel settore pubblico, la regressione dei diritti sociali e del lavoro, la negazione del diritto di negoziazione e contrattazione collettiva e di altri diritti collettivi dei lavoratori.

Un'offensiva che si esprime in un attacco al sindacalismo di classe e contro la contrattazione collettiva, che mira a creare divisioni tra lavoratori pubblici e privati, che approfondisce la discriminazione e la divisione delle professioni e promuove la contrattazione individuale per spezzare la solidarietà di classe e indebolire i sindacati.

Un'offensiva che può essere fermata solo con la pratica di un sindacalismo di massa e di classe, con l'unità di azione attorno a quanto c'è di comune: la difesa dei diritti, degli interessi e delle aspirazioni dei lavoratori per una emancipazione e una società libera dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

La riconfigurazione dello Stato, ponendolo sempre più al servizio dei grandi affari, è chiaramente uno dei principali obiettivi dei governi capitalisti. Il cosiddetto "stato sociale" è un bersaglio da abbattere.

Le funzioni sociali dello Stato, in particolar modo l'istruzione, la sanità e la sicurezza sociale, e i principi di universalità, solidarietà e gratuità che ne sono alla base, sono oggetto del volere, delle rivendicazioni e della lotta dei lavoratori e delle popolazioni e sono pertanto un diritto inalienabile. Questi principi hanno consentito l'accesso dei lavoratori e dei loro figli all'istruzione, alla salute, alla protezione sociale, a livelli senza precedenti. Le funzioni sociali dello Stato includono responsabilmente la diffusione e la democratizzazione della cultura, dell'arte, il miglioramento della mobilità, il sostegno all'edilizia abitativa, all'assistenza all'infanzia, alla vecchiaia e alla disabilità.

I pacchetti di privatizzazioni hanno taglieggiato tutti i paesi in regressione. Inizialmente, l'attacco si è scatenato sui settori strategici dell'economia e dello sviluppo, come l'energia e le comunicazioni, dove la privatizzazione ha rappresentato il trasferimento di monopoli di Stato nelle mani di grandi gruppi affaristici, con l'accumulo di profitti colossali per gli azionisti, soprattutto stranieri. Allo stesso tempo, le popolazioni sono state sottoposte al libero aumento dei prezzi, alla riduzione della copertura dei servizi e al deterioramento della loro qualità.

Nella fase più recente, il capitale ha messo gli occhi sulle funzioni sociali dello Stato, ottenendo dai governi al loro servizio la privatizzazione della sanità, dell'istruzione e della sicurezza sociale. Così si punta al degrado intenzionale dei servizi: attraverso tagli progressivi e sostanziali di bilancio, la chiusura di scuole, ospedali, ambulatori e altri servizi territoriali, i drastici tagli alle prestazioni sociali fornite ai lavoratori subordinati o ai disoccupati, ai pensionati, ai bambini, ai giovani e alle fasce più anziane.

La contrazione dei servizi pubblici è testimoniata anche dall'attacco ai diritti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, a cominciare dal diritto al lavoro e continuando con tagli salariali, congelamento delle carriere, blocco della contrattazione collettiva e limitazione all'esercizio di diritti collettivi quali il diritto di sciopero, l'aumento delle ore di lavoro, la diffusione del lavoro precario.

In molti paesi sta cambiando la legislazione del lavoro, smantellando le tutele e i diritti dei lavoratori.

Il deterioramento delle funzioni sociali dello Stato ha il solo scopo della privatizzazione. I governi che comprimono le risorse finanziarie, materiali e umane nei settori della salute e dell'istruzione, che riducono le coperture, sono gli stessi che dicono che i servizi pubblici non sono sostenibili e sono insufficienti per rispondere ai bisogni della gente. Le funzioni vengono quindi consegnate al capitale privato e lo Stato, diventando minimo, si limita alla carità e al soccorso dei meno abbienti.

Il movimento sindacale di classe, profondamente impegnato nella lotta dei lavoratori per difendere i loro diritti e i servizi pubblici, svolge un ruolo fondamentale contro l'avanzata del capitale. La parte datoriale, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, cerca di fare del suo meglio per intensificare lo sfruttamento dei lavoratori, calpestare le conquiste e le libertà popolari, restare dominante e continuare a riempire le sue tasche.

Rafforzare l'unità e la coesione dei lavoratori attorno a sindacati di classe e di massa sul posto di lavoro e attorno alle strutture regionali e internazionali della FSM, è cruciale per lo sviluppo delle rivendicazioni, delle azioni di lotta e per accrescere la consapevolezza di classe degli operai, in particolare dei lavoratori nella pubblica amministrazione e nelle imprese di proprietà statale. Questo rafforzamento significa anche l'unità d'azione di tutti i lavoratori e la lotta contro il riformismo e l'ideologia borghese.

L'azione rivendicativa dei sindacati affiliati alla TUI - Servizi pubblici, deve essere diretta, nel rispetto delle specificità di ciascun paese, verso:

- La richiesta di servizi pubblici universali e gratuiti, moderni, efficienti e di qualità per rispondere alle reali esigenze dei lavoratori e delle persone, contro la loro esternalizzazione o privatizzazione, rifiutando il loro utilizzo per l'accumulo di profitti da parte dell'oligarchia;

- La richiesta di abrogazione di tutte le norme che compromettono i diritti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione nei paesi in cui sono imposte;

- La richiesta del miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, in particolar modo miglior salari e tempi di lavoro compatibili con la conciliazione della vita familiare;

- La fine del lavoro precario e la garanzia di stabilità nel pubblico impiego per garantire l'indipendenza dai governi capitalisti, a tutti i livelli di amministrazione - centrale, regionale e locale - e nei settori di attività delle imprese di Stato;

- L'esercizio delle libertà sindacali (associazione, dimostrazione, partecipazione, ecc) in tutti i luoghi di lavoro e il diritto di negoziazione e contrattazione collettiva;

- L'attuazione di politiche sociali che rispondano agli interessi delle persone e dei lavoratori per una più equa distribuzione della ricchezza, con il rifiuto delle politiche sociali caritatevoli;

- Il rifiuto di tutte le politiche neoliberiste e di austerità che in varie parti del mondo cercano di distruggere i diritti lavorativi e sociali dei lavoratori e dei popoli;

- La lotta per la pace e la solidarietà internazionalista contro la guerra, il militarismo, l'aggressività, l'ingerenza e i blocchi economici che minano gli interessi dei lavoratori e dei popoli: in difesa della sovranità nazionale e per l'autodeterminazione dei popoli a decidere liberamente del proprio destino.

Azione

Massiccia partecipazione e mobilitazione dei sindacati nella Giornata d'azione internazionale di TUI PS contro le privatizzazioni, il 4 aprile, ognuno nel proprio paese.

Ogni sindacato diffonde il presente documento per la discussione e la sottoscrizione, in modo che questa decisione venga adottata e vi si lavori per sviluppare azioni e iniziative. Specialmente per cercare di aprire la discussione con sindacati che hanno una prospettiva diversa da noi.

Stabilire le date di azione in 3-4 settori (quali pubblica amministrazione, istruzione, trasporti, sanità, ecc) contro le privatizzazioni, come parte della preparazione e fasi di avvicinamento alla Giornata Internazionale di Azione.

Impegnarsi con tutti i nostri mezzi per il successo del 17° Congresso della FSM e sua partecipazione di massa.

TUI PS - Federazione Sindacale Mondiale (WFTU-FSM) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

I nostri contatti

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I nostri tweet