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Tesseramento alla Rete dei Comunisti: una scelta politica e militante a tutto campo


Con l’inizio del 2016 la Rete dei Comunisti da avvio al tesseramento relativamente al nuovo anno.
Il tesseramento alla nostra organizzazione non svolge la tradizionale funzione svolta nelle organizzazioni di massa, ovvero rappresentare semplicemente un’adesione a generici principi politici, atto a testare la presa dell’organizzazione stessa sui territori.

L’iniziativa che anche questo anno proponiamo è lontana dei moltissimi casi di degenerazione fattisi sempre più frequenti con il passare del tempo, ove il tesseramento delle “organizzazioni comuniste” è stato utilizzato come arma di “guerra congressuale” fra una componente e un’altra, senza alcuna attinenza con l’adesione politica reale e con una conseguente prassi politico/pratica.

Infatti questa vera e propria deriva politica e culturale ha contribuito alla diffusione tra molti militanti di un aprioristico distacco nei confronti della pratica del tesseramento in sé  - specie fra i più giovani - a favore di un indistinto concetto di “protagonismo” spesso eclettico e foriere di suggestioni soggettiviste.

Per quanto riguarda la Rete dei Comunisti, il tesseramento esiste da circa tre anni quando la nostra organizzazione ha collettivamente ritenuto che fosse necessario questo atto formale in coincidenza di un passaggio politico allora inedito, ovvero l’emersione da struttura semplicemente “di servizio” ad altre strutture sociali e sindacali (per cui bastava il patto politico informale stretto da compagni, tutti di lunga data e di comprovata affidabilità nella militanza) a struttura politica agente che entra nell’agone politico a tutto tondo, in maniera paritaria rispetto alle altre organizzazioni comuniste e di sinistra radicale.

Una tale scelta, infatti, imponeva e impone, ancora di più oggi, la fidelizzazione teorico/politica/organizzativa di una serie di compagni di provenienza diversa rispetto al nucleo militante iniziale della Rete dei Comunisti.

I livelli di tesseramento alla RdC, come tipico di un’organizzazione di quadri, sono due: attivista, che implica la responsabilità di seguire il dibattito politico interno, e militante, che implica l’assunzione di una funzione precisa e sottoponibile a verifica all’interno dell’organizzazione.

Il tesseramento alla Rete dei Comunisti avviene a seguito di un continuo confronto “testa a testa” fra i compagni già militanti nell’organizzazione e i gruppi di compagni o i singoli interessati, in cui si snocciolano le elaborazioni politiche, la loro fattibilità e praticabilità sul versante dei movimenti sociali e dell’intera società e ci si misura sulle pratiche conseguenti con una attitudine ed una tensione fraterna e militante.

Ma la campagna politica del tesseramento alla RdC è anche l’occasione per incrociare e discutere con tante compagne e compagni non solo della nostra Organizzazione e dei suoi compiti immediati – tra cui l’ulteriore riqualificazione dei propri strumenti di informazione e di formazione politica - ma anche della crescente ed oggettiva necessità che come comunisti abbiamo di produrre uno scatto in avanti sul versante dell’autorevolezza e dell’aggiornamento analitico e politico.

A fronte di mutamenti epocali e di  grandi sconvolgimenti che si determinano sul proscenio internazionale occorre rilanciare il lavoro e la ricerca teorica a tutto campo per adeguare le nostre categorie interpretative sia alla comprensione degli avvenimenti ma anche alla evidente complessificazione dell’intervento politico.

Sulla scorta di tale consapevolezza la Rete dei Comunisti sta lavorando alla costruzione, per i prossimi mesi, di alcune iniziative di carattere seminariale e di approfondimento su alcuni importanti snodi teorici e programmatici che attengono al corso generale della crisi capitalistica, alle variegate controtendenze in atto ed al complesso dei compiti che una soggettività comunista organizzata deve interpretare ed agire per poter svolgere una efficace ed avanzata funzione politica del cuore del nostro imperialismo.

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