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Anche Roma festeggia la libertà dei 5 rivoluzionari cubani

Anche Roma ha festeggiato la libertà dei 5 combattenti e rivoluzionari cubani. In un affollatissimo Corto Circuito, il centro sociale che ha ospitato l’iniziativa, si sono ritrovati ieri, 28 dicembre 2014, moltissimi compagni per partecipare alla festa organizzata dal Comitato Internazionale Libertà per i 5, Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell’Umanità, Associazione e Rivista Nuestra America, CSOA Corto Circuito.

Come in altre città del mondo, anche Roma ha voluto salutare in maniera militante il ritorno dei 5 rivoluzionari ingiustamente imprigionati nelle carceri statunitensi. Una detenzione lunga 16 anni nelle carceri speciali degli Stati Uniti d'America, dopo un processo farsa che li condannava ingiustamente per spionaggio (inizialmente 3 di loro all’ergastolo), mentre invece erano in terra nordamericana per impedire attacchi terroristici contro il proprio popolo e in difesa dell’umanità. Sedici anni non solo di ingiusta privazione della libertà, ma anche di negazione di molti dei più elementari diritti umani che pure gli Stati Uniti si fregiano di garantire.
Tantissimi davvero gli anticapitalisti e antimperialisti della Capitale che si sono ritrovati ieri sera e hanno voluto dedicare questa festa oltreché ai 5, al popolo cubano e al suo Governo, anche a tutti i prigionieri politici imprigionati dall’imperialismo nelle carceri di tutto il mondo.
L’incontro ha avuto inizio con gli interventi di Luciano Vasapollo, degli Ambasciatori di Cuba in Italia e presso la Santa Sede, di Rita Martufi, di Nunzio D'erme, anche lui recentemente riportato alla libertà, ai suoi compagni e alle sue lotte. Tutti hanno evidenziato che è stata una battaglia vinta dal popolo cubano che da oltre 50 anni resiste all’infame bloqueo nordamericano e che ha saputo resistere anche a questa provocazione e ingerenza con la prigionia dei propri fratelli; vinta dai 5 compagni e dalle loro famiglie che eroicamente hanno saputo sopportare con forza e grandissima dignità, nel loro compito rivoluzionario, una detenzione feroce; e vinta da tutti i rivoluzionari del mondo che da 16 anni hanno voluto e saputo, anche con momenti molto difficili, tenacemente portare avanti questa battaglia di libertà e di autodeterminazione.
Sono poi seguiti gli emozionanti collegamenti in diretta con l’Avana. Il primo è stato con Fernando Rojas ,Viceministro della Cultura di Cuba, a cui è seguito quello con Kenia Serrano, Presidente dell’ICAP (Istituto Cubano per l’Amicizia tra i Popoli), e poi quello con Josephine Sanchez, Coordinatrice dei rivoluzionari cubani in Europa. Tutti hanno sottolineato che questa liberazione ha realizzato l'importante risultato di avere riportato i 5 compagni a casa, ma che ha anche messo al centro dell’agenda politica internazionalista la lotta fondamentale per l'autodeterminazione dei popoli, per la libertà e il socialismo, ed è stata il frutto di un'incessante percorso rivoluzionario contro l'imperialismo del popolo e del governo di Cuba e di tutto il movimento di solidarietà internazionalista. Sincero e di vero cuore è stato da parte di tutti il ringraziamento ai presenti e a tutti i compagni rivoluzionari italiani che hanno sempre creduto, politicamente, fino in fondo, e senza tentennamenti, in questa battaglia di libertà e simbolo della liberazione di tutti i prigionieri politici nelle carceri dell’impero. Un particolare ringraziamento è andato al ruolo svolto dalla diplomazia del Vaticano nella trattativa e un saluto di piena gratitudine politica è andato, da tutti, al prof. Vasapollo che, grazie anche all’aiuto di padre Antonio Tarzia dell’associazione Cassiodoro, ha potuto incontrare e parlare in udienza con Papa Francesco e consegnargli personalmente una lettera di preghiera e attenzione sul caso dei 5 cubani.
Tale ringraziamento è stato ripreso e sottolineato nel particolarmente toccante ed emozionante collegamento in diretta con Ramón Labañino Salazar, uno dei tre dei 5 rivoluzionari liberato soltanto dieci giorni fa insieme a Gerardo Hernández Nordelo e Antonio Guerrero Rodríguez, dopo che nei mesi scorsi erano stati liberati, per fine pena del tutto scontata, René González Sehwerert e Fernando González Llort. Nel suo intervento in diretta Ramon ha voluto sentitamente ringraziare a nome dei 5 e delle loro famiglie, del popolo e del Governo di Cuba, i sinceri compagni rivoluzionari italiani che in questi anni, credendoci fino in fondo, hanno voluto lottare al loro fianco e con il popolo e il Governo cubano, con alto senso di solidarietà, non soltanto per la loro liberazione ma sopratutto per affermare il diritto di tutti i popoli alla propria autodeterminazione, per la costruzione di un’altro mondo necessario.
La festa è andata avanti, e si è sempre di più affollata, con una bella cena a cura dell’osteria di Corto Circuito, ed è proseguita fino a tarda notte con la coinvolgente musica cubana e da Sud a Sud del compagno DJ Giovanni “Cecio”, che ha fatto ballare tutti i compagni presenti, e con numerosi brindisi per un 2015 di conflitto e di liberazione, con la felicità di chi sa che l’avversario di classe ci impone spesso una lotta durissima ma che questa, se ben condotta e organizzata, sa anche vincere.

L’AMORE NON SI ARRESTA.
LOTTARE CONTRO L’INFAME BLOQUEO, CON CUBA SOCIALISTA,PER L AUTODETERMINAZIONE DI TUTTI I POPOLI, PER IL SOCIALISMO NEL XXI SECOLO,PER LA LIBERTA’ DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI DETENUTI NELLE CARCERI DELL’“IMPERO”,CON LE TRANSIZIONI SOCIALISTE DEI GOVERNI RIVOLUZIONARI DELL ALBA!!!
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!!!
SOCIALISMO O MUERTE, VENCEREMOS!!!

Capitolo Italiano della Rete di intellettuali, artisti, movimenti sociali in Difesa dell’Umanità
Comitato Internazionale Libertà per i 5
Associazione e Rivista Nuestra America
CSOA Corto Circuito

 

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