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Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844

Quando nel 1932 furono per la prima volta pubblicati gli appunti che un giovane filosofo tedesco, discepolo di Hegel e di Feuerbach, aveva preso un secolo prima a Parigi dalle sue letture di economisti e di filosofi, questo evento editoriale fu salutato con grande entusiasmo. Una cosa abbastanza curiosa, se si considera che i cosiddetti Manoscritti economico-filosofici del 1844 non costituiscono un libro unitario, destinato alle stampe, ma solo materiali di lavoro in cui le osservazioni critiche affiorano da lunghe trascrizioni di autori più o meno noti.

Eppure essi puntano l’attenzione su temi destinati a divenire centrali nella riflessione teorica e nella lotta politica e che portarono a una profonda revisione dell’immagine che fino allora si era avuta di Marx, appiattita sul Capitale e sulle note tesi sul valore e sul plusvalore.

La definizione dell’essenza umana come vita produttiva, l’analisi del rovesciamento che subisce a causa dell’alienazione del lavoro, la prospettiva di un comunismo umanistico in cui essa viene finalmente valorizzata – ecco alcuni dei temi attorno a cui gli intellettuali progressisti fino agli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso si sono arrovellati. I seguaci dell’ortodossia marxista, nei paesi comunisti dell’est, tentarono di rimuovere lo scandalo dei Manoscritti, declassandoli a un peccato di gioventù di un giovane hegeliano imbevuto di idealismo. Ma nel mondo occidentale, e anche tra i dissidenti dei paesi comunisti, divennero la bandiera del marxismo critico.

Ora però siamo giunti a un punto in cui non sembra più possibile usare senza cautele le categorie di alienazione ed essenza umana. Una riflessione s’impone per valutare se il ruolo critico della tematica dell’alienazione sia da considerarsi esaurito, e se si possano individuare  “equivalenti” della categoria di essenza, a cui la diagnosi dei fenomeni di spossessamento di sé ha fatto inizialmente riferimento. Questa nuova edizione italiana dei Manoscritti, condotta sulla base della nuova edizione storico-critica Marx-Engels-Gesamtausgabe (MEGA2), intende dare un contributo a tale riflessione attraverso il vasto commento che accompagna il testo e che lo rende finalmente intellegibile a pieno, con la ricostruzione delle fonti utilizzate da Marx e di interpretazioni che lo rendono perspicuo.

Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, introduzione, traduzione e commento di Ferruccio Andolfi e Giovanni Sgro’, Napoli-Salerno, Orthotes Editrice (Germanica, 23), 2018, 282 pp. (ISBN 978-88-9314-162-8).

 

 

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