Stop alle devastanti, inutili e costose grandi opere

La Rete dei Comunisti sostiene la mobilitazione dei Comitati contro il Corridoio autostradale a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.

L'opposizione a queste grandi opere, che si rivelano in realtà devastanti per il territorio, costose per le casse pubbliche e inutili per le comunità locali e i pendolari, merita di essere sostenuta nella nostra regione così come l'opposizione popolare alla Tav in Val di Susa.

I comitati e i movimenti che si oppongono a queste devastazioni, avanzano da sempre proposte alternative credibili alle colate di asfalto e cemento, ai buchi nelle montagne, alla cementificazione selvaggia che si rivelano disastrose in caso di precipitazioni meteorologiche (ultima in ordine di tempo la catastrofe “dolosa” in Sardegna).

I comitati affermano che il potenziamento della linea ferroviaria e la messa in sicurezza della Pontina è una soluzione meno costosa e più efficace di una nuova autostrada a pagamento; affermano che il potenziamento della ferrovia già esistente in val di Susa sarebbe meno costoso, più efficace e meno devastante della Tav; affermano che buttare decine di miliardi in grandi opere inutili, significa sottrarre risorse ad altri capitoli dell'emergenza sociale ed ambientale del paese. Non solo. Queste risorse finiscono in larga parte nelle tasche dei gruppi capitalisti privati (banche, costruttori, appaltatori) che sistematicamente investono 1 e guadagnano 10 a tutto danno degli interessi popolari e del denaro pubblico.

Per queste ragioni la Rete dei Comunisti sostiene apertamente i movimenti e i comitati popolari che manifestano venerdi 22 novembre dalle ore 14,00 sotto il Ministero della Infrastrutture a Porta Pia, lo stesso ministero e lo stesso luogo dove migliaia di persona sotto sfratto, pignoramento o già in mezzo alla strada, hanno manifestato giustamente solo un mese fa, affermando esattamente le stesse cose e rivendicando le stesse soluzioni.

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