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Noi Restiamo. Tre giorni di solidarietà e dibattito in Catalogna

I prossimi tre giorni ci vedranno impegnati a Barcellona in diverse iniziative, a partire da sabato 9 settembre con la partecipazione al dibattito internazionale "Les universitats d'Europa davant el Referèndum. Autodeterminació. Ruptura. Solidaritat internacional"; il 10 settembre con una nuova riunione delle realtà studentesche aderenti al “Forum to Fight”, dopo l'edizione ospitata a Roma in aprile; e l'11 settembre con la partecipazione alla manifestazione popolare indipendentista che si celebra ogni anno in occasione della Diada, la festa nazionale catalana.

La partecipazione a questi appuntamenti rappresenta per Noi Restiamo passi importanti di un percorso intrapreso da tempo, di solidarietà attiva e di sostegno alla sinistra di classe catalana dentro il più generale processo indipendentista, a ridosso del Referendum convocato per il prossimo 1 ottobre.

Una nuova importante sfida per il popolo catalano, che segue la consultazione popolare del 2014, anch’essa osteggiata e dichiarata incostituzionale da Madrid. Con questo nuovo appuntamento di democrazia popolare, le forze indipendentiste e la sinistra di classe dichiarato la volontà di rendere il risultato effettivo, procedendo se necessario unilateralmente verso l’indipendenza.

È un processo che si sta sempre più concretizzando, anche grazie al recente voto del Parlamento catalano che ha approvato il decreto di convocazione del Referendum con l’intenzione di renderlo operativo, reale, vincolante.

Com’è ovvio quando la battaglia entra nel vivo, le reazioni non hanno tardato ad arrivare. Il presidente spagnolo Rajoy, dichiarando il futuro voto già illegale, ha chiesto l’immediato intervento della Corte Costituzionale per bloccare la consultazione. Di concerto, la Procura di Madrid ha annunciato l’intenzione di denunciare la presidente del Parlamento, accusata di aver disobbedito alla corte costituzionale di Madrid per aver autorizzato l’approvazione della legge.

Non possiamo ancora sapere quale sarà l’esito di una data che potenzialmente si candida ad essere un passaggio storico determinante per la Catalogna e per tutta l’Unione Europea, nè se la complessità dell'arco indipendentista avrà la determinazione di affrontare fino in fondo il governo spagnolo come invece è volontà della Sinistra Indipendentista.

Possiamo, dobbiamo e vogliamo però schierarci al fianco di tutti quei compagni e quelle compagne della sinistra indipendentista che con determinazione stanno costruendo un’opzione politica che non sfoci solo un’indipendenza formale dal paese, ma che sia sostanziale e sociale, che possa essere strumento d’organizzazione di classe in aperta rottura con le politiche d’austerità che l’UE ordina e la Spagna applica.

E’ per questa ragione che Noi Restiamo ha accolto con entusiasmo l’invito da parte dei compagni della Sepc, sindacato studentesco indipendentista, a partecipare all’incontro internazionale del 9 settembre dal titolo "Les universitats d'Europa davant el Referèndum. Autodeterminació. Ruptura. Solidaritat internacional". Proveremo a dare il nostro contributo per immaginare un nuovo paradigma educativo, in contrapposizione a quello imposto dalle politiche dell’Unione Europea che mirano solo a incrementare la produttività del “capitale umano”, che impongono una competizione internazionale tra atenei e una diversificazione tra università di serie A e di serie B, verso un’istruzione sempre più d’èlite.

All’interno del nostro percorso di lotta contro l’UE, verso la ricomposizione di un blocco sociale antagonista, sostenere la lotta per l’indipendenza della Catalogna delle forze che operano per una rottura nazionale rispettosa del diritto all’autodeterminazione ma anche per una rottura sociale ed economica con i diktat capitalistici di Berlino e Francoforte, significa anche sostenere, costruire e rafforzare l’ipotesi di alternativa democratica e progressista per le classi popolari dei nostri paesi.

Consideriamo l’internazionalismo un paradigma metodologico e politico imprescindibile in un’ottica rivoluzionaria. Per questo continueremo il confronto con molte altre organizzazioni studentesche europee all’interno del nuovo incontro del “Forum to Fight” prima di partecipare alla Diada, in continuità con l’organizzazione a giugno del tour italiano “Catalonya Ara!” con i rappresentanti della Cup e della Sepc che ha permesso a molti compagni e compagne italiani di conoscere la natura e gli obiettivi della Sinistra Indipendentista Catalana. E’ con questo spirito che una nostra ampia delegazione sarà presente a Barcellona nei giorni del Referendum, a ridosso e durante il 1 ottobre.

 

Noi Restiamo

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